Una tomba e via
- Posted by Flavio Scaloni
- on Ott, 07, 2013
- in Corrispondenze da Parigi
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Eccezion fatta per le piramidi egizie e il cimitero ebraico di Praga, non mi viene in mente nessun’altra realtà oltre a quella parigina che possa vantare un turismo cimiteriale così vivo.
Non parlo di ‘Les Invalides’, dove si trova la tomba di Napoleone, né del Pantheon, dove si trovano le spoglie di personaggi del calibro di Voltaire, Rousseau, Hugo…
Vorrei soffermarmi sui tre cimiteri monumentali della città: Père Lachaise, Montmartre e Montparnasse rientrano a pieno titolo tra le tappe turistiche da non mancare, con tanto di mappe delle tombe e visite guidate.
Certamente Parigi ospita le spoglie di personaggi di primissimo piano per la storia e la cultura dell’umanità: da Proust a Oscar Wilde, da Jim Morrison a Serge Gainsbourg, passando per Becket, Sartre, de Beauvoir…
Eppure non so, mi dico che forse anche Londra, Madrid, Berlino e perché non anche Roma, ospitino le loro celebrities! Sarà forse allora la concentrazione di tali e tanti nomi illustri? O forse la collocazione urbana centrale dei cimiteri?
Di certo bisogna far emergere durante le visite il proprio lato crepuscolare, un po’ kitsch, un po’ macabro, un po’ black-commedy. Per la verità non sembra comunque che i passanti si preoccupino poi molto di avventurarsi nei sentieri di un cimitero. Sembrano avere più l’aria di chi a Hollywood percorra la famosa ‘Walk of fame’ con tutte le stelle e le impronte sulla strada, oppure di chi, al supermercato, depenni dalla lista la voce dell’articolo appena trovato (in questo caso fotografato). Alcuni depongono sui mausolei una rosa, un fiore, un bigliettino o anche un ‘petit cadeau’ commemorativo (ndr. da evitare i pelouches: con la pioggia marciscono). Seguendo quindi le tombe più ‘gettonate’ si capisce facilmente quali siano le vere star del luogo e chi maggiormente abbia lasciato una traccia nel cuore dei contemporanei.
Fa comunque un certo effetto, all’ombra dei cipressi, sentire pronunciare frasi come ‘L’hai trovato Sartre?’ o ‘Morrison sta qui…’.
Mi riprometto, in un pomeriggio di tempo mite, di venire a fare una passeggiata lungo questi vialetti con un mazzo di margherite in mano per deporle, una ad una a caso, sulle tombe degli illustri… sconosciuti. Evidentemente porterò con me l’antologia di Spoon Rivers.
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