Tutto è piccolo

Qui tutto è piccolo. O almeno così sembrerebbe a giudicare dal fatto che qualsiasi cosa è apostrofata come ‘petite’. Prendete l’aggettivo ‘petit’ e mettetelo ovunque. Una ‘petite soirée’ tra amici, un ‘petit appartement’ in centro (e questi sono l’unica cosa realmente piccola), ma anche una ‘petite cigarette’, un ‘petit jardin’, un ‘petit cinéma’ e così via. Neanche Swift immaginando Lilliput sarebbe potuto arrivare a tanto.

Mi sono chiesto se non fosse un innato senso di modestia, una mancanza di autostima. No. Non è certamente così. Come tante altre cose, è più che altro un atteggiamento, un modo per minimizzare o sminuire. I parigini non danno peso alle cose, tutto scivola loro addosso, tutto è insignificante.

Anche un incidente frontale con la macchina può essere ‘petit’, un trauma cranico, un furto in casa. Il parigino darà sempre a vedere e a intendere che la cosa ha un’importanza relativa. E’ tutto una ‘cosetta’ da poco.

Il mio sospetto è che dietro questo minimalismo della lingua si nasconda in fondo una bugia e che l’aggettivo ‘petit’ possa in molti casi essere interpretato come ‘grand’.

Questa voleva essere così, una nota piccola piccola.

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