23 Ottobre 2010: Presentazione de “Il corpo” di Pierfrancesco Matarazzo

“Il corpo dei desideri” questo il tema della serata che il 23 ottobre si è svolta al Gotan club a partire dalle ore 9.
Le luci soffuse, la musica che avvolge delicatamente le orecchie, l’olfatto con i profumi appositamente creati per coinvolgere tutti i presenti, tutto sin dall’inizio ha accompagnato ognuno dei partecipanti in un viaggio per molti sconosciuto e misterioso. Tutti i sensi interessati, coccolati, trasportati quasi in un atmosfera altra, lontana dal trambusto e dallo scorrere veloce e incessante, dove l’attenzione è rapita e volta a rispondere alle numerose domande che si susseguono incessanti lungo tutta la sera. Il corpo dei desideri, oppure le pulsioni, i contrasti di ognuno. Una serata accompagnata dalle parole delicatamente recitate di Maria Carla Trapani e di Pierfrancesco Matarazzo e tratte dall’ultimo libro di quest’ultimo dal titolo “Il corpo”: una raccolta di racconti dove l’alternarsi di personaggi diversi e il fluire delle loro ossessioni sembra quasi riportare alla memoria, le paure e i dilemmi di una società agonizzante e disorientata. Ogni racconto è dedicato ad una parte del corpo, è questo il tema da cui prende avvio la narrazione. Prendiamo le mani come esempio, un racconto è proprio dedicato ad esse: una bella ragazza rifiuta questa sua parte del corpo, così lontana da lei e dal suo sentire profondo o ancora un professore in grado di sentire la musica creata dalle persone che lo circondano. Ossessioni? patologie?. Nulla è lasciato al caso e al fluire solo delle parole e così durante la sera tutti sono stati invitati a concentrarsi e ad abbandonarsi ai propri sensi, i cinque sensi attraverso i quali ognuno di noi ha la possibilità di evadere e lasciare la gabbia concreta del corpo. È possibile arrivare ovunque, è possibile, finalmente, rispondere ai nostri desideri più reconditi. È in questo modo che tutti i presenti sono stati accompagnati, presi per mano e coinvolti in un percorso significativo, alla ricerca di se stessi.

Marzia

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